CONTENUTO DI ACIDO LINOLEICO CONIUGATO E DI VITAMINA E NEI LATTI DI SPECIE DIVERSE PRELEVATI NEL PERIODO ESTIVO IN SICILIA

Vita Maria MARINO¹*, Stefania LA TERRA¹, Mario MANENTI¹, Stefania CARPINO¹, Giuseppe LICITRA¹, ²

1 CoRFiLaC, Regione Siciliana. SP 25, km 5, 97100 Ragusa.
2 DACPA, Università di Catania. Via Valdisavoia 5, 95100 Catania

Il latte è considerato un alimento funzionale per la presenza di sostanze nutraceutiche dotate di effetti benefici sulla salute umana. La loro concentrazione dipende da diversi fattori come la specie, la stagione, l’alimentazione. In particolare, il pascolo incide notevolmente sulla presenza di queste sostanze nel latte. In considerazione di quanto esposto, scopo del lavoro è stato quello di valutare le caratteristiche qualitative del latte proveniente da specie diverse di ruminanti, prodotto durante la stagione estiva, quando gli animali hanno poca disponibilità di pascolo. A tal proposito è stata studiata mediante cromatografia liquida ad alta pressione (HPLC) la variazione degli isomeri del CLA e della vitamina E nei campioni di latte di massa di vacca, di bufala, di capra e di pecora prelevati da 4 aziende siciliane. Confrontando i nostri risultati con quelli già riportati in letteratura, da studi effettuati quando il pascolo è rigoglioso, sebbene esistano differenze di contenuto di CLA totale tra le diverse specie da noi esaminate, i livelli comunque appaiono significativamente più bassi. Nei campioni analizzati il valore elevato trovato nel rapporto tra acido linoleico e acido alfa-linolenico conferma il basso contenuto di pascolo nella razione alimentare delle specie studiate, dimostrando che l’erba fresca rappresenta la maggiore sorgente di acido alfa-linolenico. Dai nostri risultati sulla vitamina E è emerso che il latte di pecora ha mantenuto un contenuto significativamente alto (3-4 volte) di alfa-tocoferolo rispetto alle altre specie analizzate, dimostrando un metabolismo diverso, in grado di adattarsi meglio alle condizioni climatiche e ambientali più “estreme”. Interessante risulta l’elevata percentuale di gamma-tocoferolo trovata nel latte di bufala e di capra, sebbene l’alfatocoferolo rimane l’isomero più rappresentato in tutte le specie esaminate. In conclusione, questo studio può essere il punto di partenza per un possibile piano di miglioramento della gestione degli allevamenti al fine di produrre un latte estivo di qualità.

Parole chiave: latte, specie diverse, CLA, vitamina E

Vita Maria Marino

Ricercatore Lab. Latte

v.marino@corfilac.it

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